COLLEGIO GNV

VERBALE N. 03

RIUNIONE DEL 7.06.2002

Luogo: Roma GNV, Via Nizza 128

Presenti: P. Gasparini,  C. Del Negro, W. Marzocchi, P. Papale, S. Inguaggiato, S. Ciolli

Assenti giustificati: P. De Natale, P. Verde

Segretaria verbalizzante: A. Bobbio

Inizio: ore 10.00

 

ORDINE DEL GIORNO:

1.     Approvazione Verbale

2.     Comunicazioni

3.     Programmazione riunioni e scadenze del GNV

4.     Richiesta di finanziamento per ricerche sul Nyiragongo

5.     Collaborazioni internazionali

6.     Attività editoriale del GNV

7.     Varie

     Allegato 1

 

1.     Approvazione verbale

Il verbale della riunione del  9 maggio 2002 viene approvato all´unanimità.

 

 

2.     Comunicazioni

P.G. informa che i mandati di pagamento relativi alla prima rata del II anno dei progetti finanziati sono stati emessi.

P.G. informa che si è tenuta la prima riunione del comitato interno di valutazione dell´INGV, dove ha presentato una relazione sul lavoro svolto dal gruppo. Sia l´attività che il monitoraggio dei programmi sono stati apprezzati dal Comitato.

P.G. informa che si è tenuta la riunione per la gestione dei centri operativi della quale aveva avuto mandato dal Collegio del gruppo nell´ultima riunione. A tale riunione erano presenti: M. Cocco, direttore della Sezione di Roma1, R. Favara direttore della Sezione di Palermo, G. Macedonio, direttore dell´Osservatorio Vesuviano.

In questa riunione è stato confermata all´unanimità la decisione di incaricare formalmente Marisa Carapezza dell´intera gestione dei centri operativi di Stromboli e Vulcano. In seguito a ciò P.G. ha inviato a M. Cocco una richiesta ufficiale per la formalizzazione dell´incarico a M. Carapezza, la quale si è impegnata a preparare una bozza di regolamento generale che sottoporrà ai partecipanti alla riunione per poi essere portata al Collegio del GNV per l´approvazione.

Inoltre il Collegio dà l´incarico a M. Carapezza di preparare anche una relazione che contenga proposte per lo sviluppo dei Centri.

P.G. informa che è iniziata l´organizzazione dei turni estivi presso i centri. I turni partiranno il 1 luglio e parteciperanno per quest´anno, per ragioni organizzative, solo le Università di Pisa, Bari e Palermo.

S. Ciolli del Dipartimento della Protezione Civile presenta una sintesi della 1° riunione del gruppo di lavoro  per l´individuazione degli obiettivi di prioritario interesse per la Pro.Civ. in campo vulcanologico da sviluppare in collaborazione del GNV: un´estratto del verbale della riunione, nel quale sono contenute le proposte presentate al collegio durante la seduta odierna, è allegato al presente verbale (Allegato 1).

Accogliendo le proposte avanzate dal gruppo di lavoro, Gasparini sottolinea l´impellenza di una raccolta sistematica di dati sui vulcani italiani ai fini della definizione dei possibili scenari e invita quindi il gruppo di lavoro GNV-Pro.Civ. a individuare le persone che possano essere impegnate a tal fine e a preparare un prospetto degli obiettivi  e un piano finanziario. Inoltre P.Gasparini suggerisce che anche queste unità operative (che lavorano per i vari vulcani) siano coordinate da un rappresentante del Dipartimento di Protezione Civile.

Sempre in accordo con quanto proposto dal gdl il GNV dà incarico a Massimo Pompilio e Warner Marzocchi di organizzare un piccolo workshop sull´applicazione del modello dell´event tree di Newhall all´Etna.

 

 

3.     Programmazione riunioni e scadenze del GNV

P.Papale informa il collegio che ha avuto serie difficoltà nell´organizzare la riunione tematica da lui coordinata, in quanto ha incontrato resistenza da alcuni ricercatori per il ritardo dell´erogazione dei fondi.

P.Gasparini per chiarire la situazione dell´erogazione dei fondi e delle responsabilità del GNV si impegna ad inviare un mail ai responsabili di progetto per informare sulla situazione attuale delle scadenze di rendicontazione dell´INGV.

Il collegio conferma le scadenze e le modalità di rendicontazione per il II anno fissate nella riunione del 9 maggio scorso.

 

 

4.     Richiesta di finanziamento per ricerche sul Nyiragongo

P.Gasparini informa il collegio che è pervenuta una lettera da parte di Chris Newhall presidente del OCHA-WOVO International Scientific Coordinating Committee for the Nyiragongo/Kivu crisis.

In tale lettera viene proposto al GNV di partecipare all´intervento organizzato dalle Nazioni Unite, finanziando due programmi di ricerca proposti da gruppi italiani:

·        “Physico-chemical investigation of the volcanic products of the January 2002 eruption of Nyiragongo (DRC)”

·        “Realization of maps of possible lava flow paths in the Nyamuragira-Nyiragongo-Lake Kivu area (DRC)”

Preso atto del fatto che in effetti i ricercatori italiani partecipano al programma con progetti finanziati con fondi degli Stati Uniti, e che gli altri paesi partecipanti hanno dato un contributo finanziario, il Collegio del GNV è favorevole in principio ad accogliere la proposta di Newhall, ma di decidere sui finanziamenti ai due progetti dopo avere acquisito il parere del Comitato di Valutazione.

 

 

5.     Collaborazioni internazionali

P.Gasparini dà incarico a W.Marzocchi, P.Papale e S.Inguaggiato di individuare le azioni e gli interventi che il GNV potrebbe promuovere e svolgere in caso di eruzioni a scala mondiale, utilizzando i fondi di direzione del GNV destinati agli interventi in caso di crisi.

 

 

6.     Attività editoriale del GNV

Il collegio decide di spostare la pagina web del GNV, attualmente alloggiata sul server del Dipartimento di Scienze della Terra dell´Università di Pisa, sul server dell´INGV e dà incarico a P.Papale di contattare il web-master dell´INGV per lo spostamento della pagina web e per creare un indirizzo e-mail della direzione del GNV sul server dell´INGV.

P.Gasparini dà incarico a A.Bobbio di aggiornare la pagina web con i nuovi documenti prodotti.

 

 

7.     Varie

Si decide di fissare la prossima riunione tra il 9 e il 12 luglio p.v. alle ore 10.00 presso la sede del GNV in Via Nizza 128.

 

Non essendovi altri argomenti da discutere la seduta termina alle 15.30.

 

 

 

 

Allegato al Verbale n. 3 del 7 giugno 2002

 

UFFICIO PIANIFICAZIONE, VALUTAZIONE E PREVENZIONE RISCHI

Servizio Rischio Vulcanico

Roma, 6/6/2002

GRUPPO DI LAVORO PER L´INDIVIDUAZIONE DEGLI OBIETTIVI DI PRIORITARIO INTERESSE PER LA PROTEZIONE CIVILE IN CAMPO VULCANOLOGICO DA SVILUPPARE IN COLLABORAZIONE CON IL GNV.

 

Omissis

Il gdl conviene sulla necessità di giungere alla definizione di livelli di allerta che siano legati il più possibile a dati oggettivi anzichè a considerazioni che lasciano spazio alla soggettività, in modo da evitare che si ripetano situazioni di incertezza nel caso del verificarsi di fenomeni che possano essere ritenuti precursori di evento eruttivo.

A tal fine Marzocchi sta coordinando un progetto di ricerca inserito nel PQ, al termine del quale verrà presentato un modello di previsione probabilistica d´evento (sul modello dell´event tree di Newhall) che, al verificarsi di fenomeni precursori, fornisca, sulla base di una grande popolazione di dati relativi a eruzioni di vulcani esplosivi in tutto il mondo, una probabilità di accadimento dell´eruzione. In tal modo i livelli di allerta e le conseguenti azioni d´emergenza sarebbero legate a una probabilità di accadimento dell´evento derivata da elaborazioni statistiche e non da sensazioni soggettive.

Il gdl considera importante che tale modello venga sviluppato anche per gli altri vulcani italiani e in particolare per l´Etna, per il quale, grazie anche alla frequenza delle eruzioni, si dispone di una grande mole di dati e pertanto le elaborazioni statistiche avrebbero un maggiore grado di  affidabilità.

Si decide pertanto di proporre al Collegio del GNV la realizzazione di un workshop che coinvolga ricercatori esperti in modellistica e statistica e ricercatori esperti dell´Etna, per verificare la possibilità di sviluppare un modello simile anche per l´Etna e avviare almeno uno studio di fattibilità in tempi rapidi senza aspettare l´avvio del prossimo PQ.

Per quanto concerne la definizione degli scenari, il gdl ritiene importante che le varie tematiche vengano trattate trasversalmente, considerando i vari aspetti sui diversi vulcani, tuttavia la Protezione Civile ha bisogno che i prodotti siano differenziati per vulcano, cioè che i risultati delle ricerche effettuate nei diversi ambiti (sismologia, geochimica, geologia, petrologia, ecc…) vengano uniformati e raccolti in un documento unico per ciascun vulcano, sul quale poter basare i piani d´emergenza.

Si decide pertanto di chiedere al Collegio del GNV che i ricercatori che hanno lavorato ai vari progetti su di un particolare vulcano si riuniscano in un workshop (eventualmente al termine del PQ) con lo scopo di uniformare i risultati e redigere un documento finale unico e ufficiale. Naturalmente, in caso di diversità di vedute, si segnaleranno nel prodotto finale quali sono gli aspetti ancora in discussione e sui quali orientare le ricerche future, nonchè i limiti del prodotto stesso. Qualora si ritenesse opportuno, anzichè finanziare workshops, si potrebbero finanziare veri e propri progetti per la raccolta sistematica, l´organizzazione e l´aggiornamento di quanto prodotto sui vari vulcani al fine della redazione dei documenti univoci già citati.

La Protezione Civile infatti non può avere tanti interlocutori quanti sono i responsabili di progetto, ma ha bisogno che la comunità scientifica raccolga e valuti i risultati delle varie ricerche e fornisca un parere quanto più possibile univoco.

Presso il DPC sono in via di costituzione, di concerto con l´INGV, tre gruppi di lavoro per la definizione degli scenari dell´Etna, di Vulcano e di Stromboli, tuttavia, almeno nel prossimo PQ, si dovrà prevedere la redazione e/o l´aggiornamento e il miglioramento degli scenari di tutti i vulcani italiani.

Si raccomanda anche che vengano avviati gli studi sui vulcani per i quali non si ha ancora una buona conoscenza (es. Pantelleria).

Papale sottolinea inoltre l´importanza che nel prossimo PQ venga raccomandato di studiare in maniera specifica il comportamento dei magmi dell´area campana, in quanto non assimilabili ad altri tipi di magmi nel mondo.

Si raccomanda che nel prossimo PQ, oltre a proporre dei temi di ricerca all´interno dei quali sviluppare dei progetti, vengano richiesti chiaramente dei prodotti finali immediatamente fruibili ai fini di protezione civile.