COLLEGIO GNV

VERBALE N. 04

RIUNIONE DEL 11.07.2002

Luogo: Roma GNV, Via Nizza 128

 

Presenti: P. Gasparini,  C. Del Negro, W. Marzocchi, P. Papale, S. Inguaggiato, S. Ciolli

Assenti giustificati: P. Verde, P. De Natale

Segretaria verbalizzante: A. Bobbio

Inizio: ore 10.30

ORDINE DEL GIORNO:

1.     Approvazione Verbale

2.     Comunicazioni

3.     Esame richieste contributi per partecipazione e organizzazione congressi

4.     Istituzione della Commissione “vincoli inerenti il rischio vulcanico nella pianificazione urbanistica e territoriale”

5.     Andamento di Commissioni e Progetti

6.     Varie

      Allegato 1

                                                     

1.     Approvazione verbale

Il verbale della riunione del  7 giugno 2002 viene approvato all´unanimità.

2.     Comunicazioni

P.G. informa che il C.V. ha espresso il suo parere per i due progetti del Nyiragongo con alcune riserve. Il parere sarà inviato al responsabile dei progetti perchè provvedano alle modifiche richieste.

3.      Esame richieste contributi per partecipazione e organizzazione congressi

Si passa all´esame delle richieste pervenute entro il 30 giugno 2002.

Partecipazione a congressi

Sono pervenute le seguenti richieste di contributi per partecipazioni a congressi:

·        dott. Roberto Moretti per la presentazione al congresso 2002 Goldschmidt Conference (Davos, Svizzera) del lavoro: Moretti R. & Ottonello G. “The solubility and speciation of sulfur in silicate melts: development of the conjugated Toop-Samis-Flood-Grjotheim (CTSFG) model”.

·        dott.ssa Laura Sandri per la presentazione al Fall Meeting dell´AGU (San Francisco) del lavoro: L. Sandri, W. Marzocchi, L. Zaccarelli “On the identification of precursory patterns of volcanic eruptions”.

·        prof. Massimo D´Antonio per la presentazione al Fall Meeting dell´AGU (San Francisco) del lavoro: M. D´Antonio et al. “Regional variation of mantle and crustal components in the magmas from the Phlegrean Volcanic”.

·        dott.ssa Susanna Falsaperla per la presentazione al Fall Meeting dell´AGU (San Francisco) del lavoro: S. Falsaperla, H. Langer and J. Wassermann “Cyclic dynamics of eruptive activity at Stromboli volcano, Italy.”.

·        dott. Gheta Valentino per la presentazione al 2002 Goldschmidt Conference (Davos, Svizzera) del lavoro: P. Cennamo, C. Ciniglia, G.M. Valentino and D.Stanzione  “Interaction between acidic geothermal waters and algae living in Pisciarelli (Naples, Italy)”

·        dott. Roberto Moretti per la presentazione al Natural Glasses 2002 (Lione) del lavoro: Moretti R. & Ottonello G “An optical basicity-based approach to polymerization in silicate melts with application to disproportion equilibria of altervalent elements”

·        dott. Claudia Corazzato per la presentazione al VII Congreso International Ciencias de la Tierra 2002 (Cile) del lavoro: Tibaldi A. and Corazzato C. “Pre- and post-sector collapse interplay betweenbasement tectonics and magmatic-gravity deformation, Stromboli, Italy”.

·        prof. Lucia Civetta per la presentazione al Fall Meeting 2002 dell´AGU (San Francisco) del lavoro: L. Civetta etal. “Magmatic history, behavior and present structure of Mt. Vesuvius".

Il Collegio, tenuto conto delle indicazioni date dal C.V. di favorire la partecipazione di giovani ricercatori che presentino lavori qualificati inerenti le tematiche dei progetti GNV a convegni di rilevanza internazionale, e considerando il budget disponibile, decide di assegnare i seguenti contributi:

·        un massimo di 1000 Euro al dott. Roberto Moretti

·        un massimo di 2000 Euro alla dott.ssa Laura Sandri

·        un massimo di 2000 Euro al prof. Massimo D´Antonio

·        un massimo di 1000 Euro alla dott.ssa Susanna Falsaperla

 

Soggiorni di studio all´estero

Sono pervenute le seguenti richieste di contributi per soggiorni di studio all´estero:

·        dott. Micol Todesco per soggiornare presso il Lawrence Berkeley national Laboratory, California.

Il collegio decide di assegnare i seguenti contributi:

·        2000 Euro alla dott.ssa Micol Todesco

 

Organizzazione congressi

Sono pervenute le seguenti richieste di contributi per organizzazione congressi:

·        prof. Mauro Rosi per l´organizzazione del workshop sul progetto Stromboli.

Il collegio decide di assegnare i seguenti contributi:

·        3000 Euro al prof. Mauro Rosi

 

4.     Istituzione della Commissione “Vincoli inerenti il rischio vulcanico nella pianificazione urbanistica e territoriale”

P.G. informa che il dott. Verde chiede al collegio di istituire la Commissione “Vincoli inerenti il rischio vulcanico nella pianificazione urbanistica e territoriale”

Il collegio individua i seguenti esperti:

Roberto Scandone dell´Università di Roma 3

Augusto Neri del CNR di Pisa

Antonella Scalzo Dipartimento di Protezione Civile

Alberto Lucarelli dell´Università di Napoli “Federico”

Alessandro Dal Piaz dell´Università di Napoli “Federico”

e designa il prof. Roberto Scandone come coordinatore della commissione.

5.     Andamento Commissioni e Progetti

P.G. informa che i progetti coordinati da A.Zollo e M.Rosi hanno organizzato le assemblee annuali e hanno inviato dei rapporti.

S.Ciolli del Dipartimento della Protezione Civile presenta una sintesi della seconda riunione del gruppo di lavoro GNV-Pro.Civ. (Allegato 1), le proposte presentate al collegio del GNV sono contenute nell´estratto del verbale della riunione allegato al presente verbale.

P.G. solleva il problema del finanziamento di nuove ricerche durante l´esecuzione del P.Q. essendoci un capitolo di spesa a ciò destinato. Il Collegio, tenuto conto che i fondi destinabili a nuovi progetti sono di circa 250.000 euro e, essendo ormai giunti a metà del P.Q., decide di non aprire più alcun nuovo bando e di non considerare per il finanziamento nuovi progetti di ricerca.

Il collegio decide inoltre di destinare questi fondi ad integrare, su indicazione del C.V., la fase conclusiva di progetti già in atto.

6.     Varie

Non essendovi altri argomenti da discutere la seduta termina alle 14.00.

 

 

 

 

Allegato al Verbale n. 4 del 11 luglio 2002

UFFICIO PIANIFICAZIONE, VALUTAZIONE E PREVENZIONE RISCHI

Servizio Rischio Vulcanico

Roma, 20/6/2002

GRUPPO DI LAVORO PER L´INDIVIDUAZIONE DEGLI OBIETTIVI DI PRIORITARIO INTERESSE PER LA PROTEZIONE CIVILE IN CAMPO VULCANOLOGICO DA SVILUPPARE IN COLLABORAZIONE CON IL GNV.

RIUNIONE DEL 20 GIUGNO 2002

Il giorno 20/6/2002 presso la sede dell´INGV in Roma, si è tenuta la seconda riunione del Gruppo di Lavoro congiunto DPC-GNV (in seguito gdl) con il compito di individuare gli obiettivi di prioritario interesse per il Dipartimento della Protezione Civile in ambito vulcanologico, di attivare le iniziative necessarie a conseguire detti obiettivi in maniera rapida ed efficace, di sollecitare la trasposizione dei risultati dei progetti di ricerca in prodotti di immediata fruibilità per il Dipartimento nonchè la finalizzazione degli studi per gli scopi di protezione civile.

Sono presenti il dott. Stefano Ciolli del DPC- Servizio Rischio Vulcanico, con il ruolo di coordinatore, il dott. Warner Marzocchi dell´INGV- Osservatorio Vesuviano, il dott. Paolo Papale dell´INGV- Pisa, il dott. Massimo Pompilio dell´INGV- sez di Catania.

Facendo seguito a quanto discusso nel corso della prima riunione, tenutasi il 5 giugno u.s., e alle determinazioni assunte dal Collegio di Gruppo del GNV nella seduta del 7 c.m. in approvazione delle proposte presentate, il gdl si è confrontato sulle numerose tematiche emerse. Si riportano di seguito le considerazioni e proposte che verranno presentate al collegio del GNV nella prossima seduta.

Definizione di livelli d´allerta per l´Etna

Il Collegio del GNV ha accolto la proposta del gdl di promuovere un workshop ristretto per verificare la possibilità di sviluppo di un modello di previsione probabilistica d´evento eruttivo all´Etna (del tipo dell´ event tree di Newhall) sulla base del quale definire i livelli di allerta in maniera più oggettiva. Il workshop coinvolgerà ricercatori esperti di statistica e modellistica, in particolare l´unità di ricerca (UR) di Marzocchi che sta sviluppando il modello per il Vesuvio, e ricercatori esperti dell´Etna. Marzocchi e Pompilio stanno provvedendo ad organizzare il workshop per la fine di settembre - inizio di ottobre.

Definizione degli scenari eruttivi per i vulcani italiani

Il Collegio del GNV ha accolto la proposta del gdl di costituire delle Unità Operative (UO) che provvedano, per ciascun vulcano, alla raccolta sistematica, all´aggiornamento e all´organizzazione di quanto già prodotto nel corso degli anni passati, anche al di fuori dell´ambito GNV, nonchè all´integrazione con i risultati che stanno emergendo dai progetti in corso. Ciò ai fini della predisposizione di documenti univoci che rappresentino, per ciascun vulcano, lo stato aggiornato delle conoscenze e che siano, per la Protezione Civile, la "voce" di riferimento unica della comunità scientifica, sulla quale basare gli scenari eruttivi e i piani d´emergenza.

Il gdl ritiene che le Unità Operative debbano essere costituite da ricercatori che conoscono bene il vulcano in oggetto e, per garantire la pluralità dei contributi, che provengano dai diversi gruppi di ricerca che lavorano o hanno lavorato sul vulcano stesso.

In considerazione del fatto che il compito non sarebbe strettamente di ricerca, ma di rielaborazione e armonizzazione di studi già eseguiti, che viene tuttavia richiesta una buona esperienza e conoscenza del vulcano in oggetto e della ricerca in ambito vulcanologico, che sarà comunque richiesta una certa mole di lavoro e un certo impegno, si ritiene che la strada migliore per ottenere risultati qualificati in tempi brevi, sia quella degli incarichi di consulenza, da affidarsi a ricercatori esperti, ma che non siano già impegnati nel coordinamento di progetti.

Il gdl si occuperà di individuare quali siano per ogni vulcano (Etna, Vulcano, Stromboli, Vesuvio, Campi Flegrei, Ischia) i coordinatori di progetti (in corso o passati, GNV, CEE, ecc…) ai quali richiedere uno o più nominativi di ricercatori a cui affidare il mandato. Si ritiene che le U.O., che si suggerisce siano coordinate da funzionari del Servizio Rischio Vulcanico del Dipartimento della Protezione Civile, possano produrre un documento nel giro di 4 mesi, che al termine del Programma Quadro, dovrà poi necessariamente essere integrato con i nuovi risultati emersi.

In considerazione del fatto che la Protezione Civile ha già finanziato i progetti di ricerca e che sarebbe quindi un paradosso se dovesse nuovamente pagare per ottenere prodotti utili che ne riassumano i risultati, si ritiene che i suddetti incarichi di consulenza debbano essere finanziati dal GNV.

Naturalmente, come già sottolineato nella scorsa riunione, si ribadisce la necessità che nel prossimo Programma Quadro siano definiti degli obiettivi in termini di prodotti fruibili da parte del DPC, che i progetti finanziati tengano conto dello stato delle conoscenze già acquisito in precedenza (anche attraverso il lavoro delle costituende UO) e che al termine del Programma Quadro i vari progetti sviluppatisi sullo stesso tema producano un documento comune che tenga conto anche di quanto già acquisito e nel quale siano eventualmente evidenziati gli aspetti discordanti, anche al fine di orientare le ricerche future.

OMISSIS

Istituzione del vincolo da rischio vulcanico

Il gdl ritiene importante che si dia inizio allo studio della possibilità di introdurre, nelle aree esposte, un vincolo urbanistico ed edilizio per rischio vulcanico. Si potrebbero ad esempio introdurre criteri di insanabilità per le costruzioni abusive in aree soggette a tale vincolo, criteri di edificabilità secondo norme costruttive ben precise, sul tipo di quelle esistenti per le costruzioni in zone sismiche.

A tal fine si ricorda che è in corso di svolgimento la seconda fase di un progetto, finanziato dall´Unione Europea e cofinanziato dal DPC, coordinato da Peter Baxter dell´Università di Cambridge, da Augusto Neri dell´Università di Pisa e da Giulio Zuccaro dell´Università di Napoli, che sta studiando, fra l´altro, la vulnerabilità degli edifici investiti da nube piroclastica e da ricaduta di ceneri al Vesuvio. La prima fase del progetto (basata anche sui dati dell´eruzione del 1997 del Soufriere Hills nell´isola di Montserrat) ha dato risultati interessanti, mostrando che alcune semplici  accortezze (come la presenza di pannelli di legno davanti a porte e finestre, usati in quell´isola per difendersi dai tornado) possono ridurre notevolmente l´impatto del flusso piroclastico sull´edificio e potrebbero salvare vite umane in caso di parziale fallimento dell´evacuazione dalla zona rossa oltre a contribuire a preservare l´edificio. Anche per quanto riguarda gli stabili situati in zone soggette a ricaduta di ceneri (ad esempio nella zona gialla del Vesuvio) si dovrebbero dettare norme costruttive che tengano conto del relativo sovraccarico accidentale sui solai di copertura.

Si potrebbe poi studiare il modo di incentivare i proprietari (ad es. attraverso sgravi fiscali, come già fatto per le costruzioni in zone ad elevato rischio sismico) ad adeguare le proprie abitazioni secondo i criteri o le norme individuate o a dotarsi di semplici dispositivi di protezione.

Il gdl suggerisce pertanto che a tal fine venga coinvolto fin dall´inizio il Ministero delle Infrastrutture (già L.L.P.P., competente a legiferare in materia) per gli eventuali decreti di classificazione che si renderanno necessari, nonchè rappresentanti del progetto europeo menzionato per la definizione delle norme edilizie.

Educazione e formazione nelle scuole

Per quanto riguarda l´educazione nelle scuole, oltre alla proposta in corso, di formazione degli insegnanti nelle scuole della zona rossa del Vesuvio, si fa presente che anche per le province di Catania e Messina era stato predisposto un progetto di formazione degli insegnanti sul rischio vulcanico, che era stato approvato dal MURST-CIPE nel 1996, ma che, per problemi di varia natura, non era mai stato sviluppato. Si propone pertanto di rimodularlo, anche sulla base di quello che si sta strutturando per il Vesuvio, inserendo anche aspetti di protezione civile e riproporlo alle competenti autorità scolastiche.

Informazione alla popolazione in aree vulcaniche- redazione di materiale divulgativo

Il gdl riterrebbe utile ampliare il progetto in corso di Scandone, prevedendo la redazione di fascicoli divulgativi su ciascun vulcano (contenenti anche semplici norme di comportamento da osservare durante le escursioni), lo sviluppo del sito web sulla didattica della vulcanologia e della parte ad essa dedicata sul sito web del DPC. A tal fine si propone che venga coinvolto il Servizio Rischio Vulcanico del Dipartimento e si richiede di far conoscere l´eventuale disponibilità di altri ricercatori.

Il gdl ritiene inoltre che sarebbe indispensabile prevedere la creazione di un "centro visitatori" (simile a quelli esistenti a Stromboli e a Vulcano) anche sull´Etna, in particolare lo si dovrebbe realizzare nel piazzale di partenza della funivia o comunque in un punto di passaggio obbligato per chi si accinge a effettuare l´escursione e non nel centro abitato di Nicolosi. A tal fine si dovrebbe coinvolgere anche l´Ente Parco.

Il gdl ritiene altresì utile prevedere la sistemazione del sentiero escursionistico che conduce allo Stromboli e la realizzazione di ripari lungo il percorso, da disporre non solo a quote accessibili ai turisti, ma anche in prossimità della vetta per garantire un rifugio anche agli operatori in caso di caduta di bombe.

Valutazione del rischio da tsunami e studio della pericolosità dei vulcani sottomarini

Sullo studio degli tsunami sono in corso due progetti GNDT, coordinati rispettivamente da Argnani e da Amato (in particolare il task 3.3 prevede la realizzazione della carta di pericolosità per i maremoti a scala nazionale) e il progetto GNV sulla pericolosità di Stromboli, coordinato da Rosi, che include l´UR di Tinti che studia la pericolosità da tsunami; inoltre è in corso il progetto GNV di Marani e Chiocci sulle parti sommerse dei vulcani italiani. Appare quindi evidente come esistano più iniziative, ma disperse fra i Programmi Quadro dei due Gruppi (GNDT e GNV). Anche in questo caso quindi il gdl ritiene indispensabile che i risultati emersi dai vari progetti siano raccolti in un documento comune che costituisca lo stato dell´arte delle conoscenze in materia e presenti il quadro delle problematiche ancora aperte. A tal fine si ritiene opportuna l´organizzazione di un workshop operativo congiunto fra GNDT e GNV e la riproposizione nel prossimo Programma Quadro di un obiettivo preciso e ben definito. In particolare si dovrebbero identificare le aree potenzialmente tsunamigeniche e le aree potenzialmente investite (anche attraverso ricerche storiche), i possibili meccanismi d´innesco (sismi, eruzioni, movimenti gravitativi), ipotizzare dei sistemi di allarme, definire le quote di sicurezza.

Identificazione delle aree soggette a fenomeni di vulcanismo secondario e dei possibili rischi connessi (es. emissioni di gas)

Il gdl ritiene utile la realizzazione di una banca dati delle aree esistenti in Italia che comprenda: caratteristiche geodinamiche, bibliografia di riferimento, tipologia delle manifestazioni in atto, particolari eventi verificatisi in epoca storica, presenza antropica ed eventuali attività umane correlate alle manifestazioni, possibili rischi connessi e sistemi di difesa. Si propone che il GNV prenda contatti con Chiodini per un eventuale collaborazione o cofinanziamento, al fine di "acquisire" i risultati del progetto ed eventualmente proporre sviluppi nel prossimo Programma Quadro.

Dispersione e ricaduta di ceneri all´Etna

Il gdl ritiene consigliabile lo sviluppo di programmi di facile utilizzo per la simulazione della dispersione e ricaduta di ceneri e la stima preventiva dei volumi, per l´emissione di avvisi in supporto alle amministrazioni locali, alle autorità preposte alla sicurezza del volo aereo e all´ANAS. In considerazione dei contatti già intercorsi fra l´INGV di Catania e gli enti citati nel corso dell´eruzione del 2001, si propone di interessare della questione la direzione della Sezione stessa.

Roma, 24/06/2002

Il coordinatore

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dott. Stefano Ciolli