Torna all´indice

 

Sviluppo ed applicazione di tecniche di telerilevamento per il monitoraggio dei vulcani attivi italiani 

 

Coordinatore scientifico del progetto

Mauro Coltelli - Ricercatore

Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia -  Sezione di Catania

 

Partecipanti al progetto

 

UR#

AFFERENZA

RESPONSABILE

1

CNR- CSGSDA, Pisa

Francesco Mazzarini

2

Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione di Catania

Giuseppe Puglisi

3

Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Centro Nazionale Monitoraggio della Sismicità, Roma

Maria Fabrizia Buongiorno

4

Institut de Physique du Globe de Paris

Pierre Briole

5

CNR- Istituto per il Rilevamento Elettromagnetico dell´Ambiente, Napoli

Riccardo Lanari

6

Jet Propulsion Laboratory, California Institute of Technology Pasadena, California

Paul Lundgren

7

Observatorie de Physique du Globe de Clermont-Fd

Georges Dubosclard

8

Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Vesuviano, Napoli

Sven Borgstrom

9

Dip. di Elettronica e Informazione, Politecnico di Milano

Claudio Prati

10

Dip. di Fisica, Università di Bologna

Paolo Baldi

11

Dip. Di Elettronica, Informatica e Sistemistica, Università della Calabria, Rende CS

Giuseppe Di Massa

12

Dip. Elettrico, Elettronico e Sistemistico, Università di Catania

Giuseppe Nunnari

13

Dip. Scienze Ingegneria, Sez. Osservatorio Geofisico, Università di Modena

Sergio Pugnaghi

14

Dip. di Costruzioni e Trasporti, Università di Padova

Vladimiro Achilli

15

Dip. Idraulica, Trasporti e Strade, Università La Sapienza di Roma

Maria Marsella

 

OBIETTIVI GENERALI

 

Task 1: Applicazione dell´Interferometria SAR allo studio delle deformazioni del suolo

Task 2: Applicazione di Modelli Digitali del Terreno (DTM) alla vulcanologia

Task 3: Telerilevamento delle anomalie termiche dei vulcani attivi

Task 4: Monitoraggio delle nubi eruttive

Task 5: Studio dei gas emessi dai plumes vulcanici mediante tecniche di telerilevamento

 

Torna all´indice

 

TASK 1 - Applicazione dell´Interferometria SAR allo studio delle deformazioni del suolo

 

UR PARTECIPANTI: UR2, UR8, UR5, UR4, UR6, UR9, UR11, UR12

 

OBIETTIVI I ANNO

1)  Produzione di mappe di deformazione con software commerciali e sviluppo di algoritmi di srotolamento della fase in software sperimentali.

2)  Studio sugli scatteratori permanenti su aree campione.

3)  Messa a punto di tecniche di misura della retrodiffusione delle microonde su terreni vulcanici.

4)  Esecuzione di misure per la calibrazione delle misure interferometriche e per la validazione dei risultati.

5)  Studio e messa a punto di tecniche di filtraggio avanzato basato su approcci multi-scala e sulla disponibilità di informazioni sul ritardo atmosferico del segnale SAR.

6)  Studio e messa a punto di modelli analitici diretti ed inversi

7)  Analisi dell´applicazione dei modelli analitici semplici e delle le tecniche di filtraggio ai dati già disponibili per l´area Etnea

 

RISULTATI I ANNO

Complessivamente si può affermare che molti degli obiettivi inizialmente previsti sono stati raggiunti, malgrado l´esistenza di alcuni problemi che hanno fortemente penalizzato il Task e che hanno richiesto una loro riprogrammazione. In pratica questi problemi hanno portato alla non disponibilità dei dati inizialmente previsti nel progetto ed a spostare la data dell´inizio delle attività.

Il primo problema è stato la non disponibilità dei dati SAR per il 2000, perchè questi sono stati acquisitati dal GNV solo al termine del primo anno; questo ha determinato la necessità di attingere ai data base di ciascuna UR per il raggiungimento degli obiettivi. Il secondo problema riguarda la non disponibilità dei dati 2001, a causa del guasto occorso all´ERS2 nel gennaio 2001; questo ha imposto un calendario di alcune attività di calibrazione diverso da quello previsto. A questi problemi si sono aggiunti anche quelli determinati dal ritardo nel trasferimento dei fondi verso alcune UR (p.e. IPGP).

I risultati sono sinteticamente di seguito riportati, ordinati per numero di Obiettivo sopra indicato.

 

Obiettivo n.1. Si è proceduto all´elaborazione dei dati SAR mediante software sperimentali e software commerciali, questi ultimi scelti sulla base delle caratteristiche avanzate di interfaccia utente e di qualità, e tipo dei prodotti che è possibile ottenere (DEM, mappe di spostamento). In assenza dei dati acquisiti dal GNV si è proceduto al test del software commerciale ed all´utilizzo di software sperimentali di ricerca utilizzando dati già posseduti in archivio alle varie UR. Il test è stato condotto sia producendo DEM dell´Etna che procedendo allo studio del campo di deformazione associato all´attività parossistica verificatasi all´Etna il 22 luglio 1998 (UR INGV-CT). Il software sperimentale di ricerca è stato applicato dalle UR IREA ed INGV-NA, nello studio dell´episodio di sollevamento verificatosi nel periodo Marzo-Luglio 2000 nell´area flegrea. Inoltre, è stato sviluppato un algoritmo per lo srotolamento della fase relativa ad interferogrammi differenziali che opera su griglia sparsa (UR IREA).

 

Obiettivo n.2. La non disponibilità dei dati ha impedito il raggiungimento di questo obiettivo come previsto inizialmente. Ad ogni modo, poichè questa attività è strettamente connessa con le misure di calibrazione (vedi Obiettivo 4), in vista delle future acquisizioni SAR nell´area di studio, la UR POLIMI ha progettato e sviluppato alcuni prototipi di nuovi riflettori radar. Il prossimo anno una rete di questi riflettori sarà istallata sull´Etna, in cooperazione con INGV-CT.

 

Obiettivo n.3. Per ciò che riguarda questo obiettivo, le misure di retrodiffusione in-situ su campioni di suolo, sono state usate per derivare la curva di calibrazione dello scatterometro. Tale curva è stata poi comparata con i risultati provenienti da semplici modelli elettromagnetici di trasmissione e retrodiffusione su suoli omogenei.

 

Obiettivo n.4. Durante quest´anno, sono state effettuate sessioni di misure GPS su siti selezionati  durante i passaggi ERS sull´Etna, al fine di stimare il ritardo troposferico utilizzando approcci implementati in precedenti progetti dalla UR INGV-CT. La configurazione della rete GPS è stata migliorata aumentando il numero delle stazioni da 4 , durante la prima sessione, a 12 nell´estate 2001. I dati GPS sono anche utilizzati ai Campi Flegrei per validare le mappe interferometriche di deformazione del suolo relative all´episodio di sollevamento avvenuto nel Marzo-Luglio del 2000.

 

Obiettivo n.5. Per superare il cosiddetto disturbo speckle, da attribuirsi principalmente a cause di natura intrinseca alle immagini stesse, durante il primo anno di attività è stata studiata una nuova tecnica 2-D per filtrare lo speckle dalle immagini SAR, migliorando le caratteristiche del tradizionale filtro mediano. L´indisponibilità dei dati SAR non ha permesso lo sviluppo della tecnica di filtraggio basata sul ritardo atmosferico del segnale SAR, che verrà affrontata durante il prossimo anno.

 

Obiettivo n.6. Lo studio dei modelli analitici implica un´azione preliminare, obbligatoria prima di iniziare qualsiasi tipo di lavoro di modellizazione: un accurato processamento dei dati GPS disponibili. Le campagne GPS eseguite dall´INGV-CT (precedentemente IIV) nel 1996, 1997 e 1998 sono state accuratamente processate dall´IPGP. I risultati dei confronti sono stati interpretati utilizzando un semplice modello di Mogi. Queste analisi mostrano che una singola sorgente non giustifica da sola i movimenti verso Est osservati su diversi punti GPS situati lungo la costa, ma è richiesto un meccanismo supplementare, come per esempio un possibile movimento lungo faglie.

 

Obiettivo 7. E´ stata eseguita l´inversione congiunta degli interferogrammi dei dati SAR ascendenti e discendenti per l´Etna, permettendo di seguire la dinamica del vulcano a partire dalla fase di  quiescenza dal 1993 fino all´inizio dell´attività eruttiva ripresa nel tardo 1995. E´ stato anche considerato il calcolo del ritardo troposferico basato sui dati meteorologici. Questi dati sono coerenti con un rigonfiamento causato da una sorgente magmatica sferoidale situata a 5 Km sotto il livello del mare in corrispondenza della sommità, in aggiunta ad uno spostamento del fianco Est etneo lungo uno scollamento basale.

 

PRODOTTI DELLA RICERCA

-          n. 2 pubblicazioni su riviste internazionali

-          n. 8 pubblicazioni su riviste nazionali, atti, presentazioni a convegni, rapporti tecnici, etc

-          banche dati: dati GPS inerenti ai passaggi dell´ERS2 sull´Etna ( UR INGV-CT)

-          codici di calcolo: Le UR hanno implementato i seguenti codici: una procedura software, in ANSI C, per il filtraggio dello speckle dalle immagini SAR (UR UNICT). Un prototipo di software, implementato in IDL, per l´esecuzione di un algoritmo di fase unwrapping (UR IREA).

-          Altro: costruzione di un riflettore per microonde radar e test sul campo (UR POLIMI)

 

Torna all´indice

 

TASK 2 - Applicazione di Modelli Digitali del Terreno (DTM) alla vulcanologia

 

UR PARTECIPANTI : UR15, UR14, UR10, UR2

 

OBIETTIVI 1° ANNO

1)  Messa a punto delle metodologie di acquisizione e trattamento dei dati GPS per la definizione dei punti di controllo a terra e dei centri di presa fotografici tramite GPS.

2)  Esecuzione dei voli Fotogrammetrici su Stromboli e Vulcano. Elaborazione digitale dei fotogrammi. Sperimentazione della fotogrammetria da elicottero. Estrazione di DTM SAR

3)  Verifica delle mappe di variazione morfologica. Validazione di DTM SAR.

 

RISULTATI 1° ANNO

I risultati sono sinteticamente di seguito riportati, ordinati per numero di Obiettivo sopra indicato.

 

Obiettivo n.1

Utilizzando i dati acquisti durante il volo fotogrammetrico del 1996 (scala fotografica 1:10.000) è stato sperimentato l´uso dei centri presi GPS in aggiunta ai punti di controllo a terra (GCP) nel procedimento di aerotriangolazione (AT). I risultati sono stati confrontati con quelli ottenuti tramite un procedimento classico (solo GCP). Le precisioni ottenibili sulla determinazione di coordinate tridimensionali sono state verificate tramite l´uso dei punti TEST di coordinate note. Il controllo è stato realizzato su singole strisciate e su un blocco costituito da due strisciate.

 

Obiettivo n.2

Nel Giugno 2001 si è proceduto all´esecuzione dei voli fotogrammetrici a scala media 1:5000 sul Cratere La Fossa di Vulcano ed aree circostanti, e sull´Isola di Stromboli. E´ stato utilizzato un aereo dotato di GPS; pertanto e´ stato necessario istituire stazioni di riferimento GPS a terra per la definizione di precisione dei centri di presa tramite soluzione differenziale cinematica OTF. E´ stata materializzata una rete d´appoggio costituita da un numero sovrabbondante di punti che sono stati misurati tramite rilievo GPS statico. Tali punti sono stati distribuiti omogeneamente su tutte le aree indagate, sia arealmente che altimetricamente. Inoltre, sono stati realizzati dei rilievi cinematici sull´Isola di Stromboli da utilizzare a ulteriore verifica della qualità del DTM che verrà prodotto.

Presso il Dipartimento di Fisica dell´Università di Bologna è stato messo a punto un laboratorio di fotogrammetria digitale attivando la stazione Helawa acquisita dall´O.V. ed acquistando ( con fondi dell´Università) uno scanner fotogrammetrico di alta qualità. A seguito del corso tenuto nel Gennaio 2001, a cui hanno partecipato tre ricercatori ( U.O. di Roma, Bologna e Padova), si è proceduto a diverse sperimentazioni del sistema stesso. In particolare è stata effettuata la restituzione dei fotogrammi a scala 1:10000 del volo su Vulcano del 1996, producendo un DEM su griglia di 10 m, e l´ortofoto di tutta l´isola. Inoltre presso il Dipartimento di Idraulica Trasporti e Strade dell´Università di Roma “La Sapienza”, è stata attivata la stazione stereofotogrammetrica digitale StereoView Suite, distribuita da NIKON INSTRUMENTS, per la realizzazione di DTM di precisione in alcune aree di dettaglio (aree di frana, ecc.). Tali DTM serviranno di riferimento per le operazioni successive e verranno anche utilizzati come strumenti da affiancare ai rilievi a mare per la simulazione degli tsunami e per lo studio dell´instabilità dei fianchi di edifici vulcanici insulari, nell´ambito dei progetti coordinati da Rosi e Chiocci.

Nel primo anno del progetto non sono stati eseguiti rilievi da elicottero a causa della non disponibilità dell´aeromobile. Sono stati eseguiti alcuni sopralluoghi sull´Isola di Stromboli per verificare la necessità e la fattibilità di rilievi da elicottero ad integrazione dei rilievi da aereo.

Inoltre non è stato possibile estrarre DTM SAR per la mancanza delle immagini.

 

Obiettivo n.3

Sono stati eseguiti sopralluoghi sulle isole di Stromboli e Vulcano per l´individuazione di siti idonei alla esecuzione di misure topografiche terrestri. La rete di punti di appoggio fotogrammetrici è stata implementata aumentando il numero di punti in corrispondenza della base della Sciara del Fuoco e delle zone in prossimità dei crateri.

In conseguenza della mancanza delle immagini SAR, vedi obiettivo 2, l´attività di validazione dei DTM SAR non è stata fatta.

 

PRODOTTI DELLA RICERCA

-          n. 1 pubblicazioni su rivista internazionale

-          n. 1 presentazione ad un convegno

-          Attivazione del laboratorio di fotogrammetria digitale presso l´universita´ di Bologna

-          Generazione del DEM al 10.000 e dell´ortofoto dell´Isola di Vulcano

 

Torna all´indice

 

TASK 3 - Telerilevamento delle Anomalie Termiche dei Vulcani Attivi

 

UR PARTECIPANTI: UR3

 

OBIETTIVI I ANNO

1)  Analisi delle serie temporali (eruzione 1984-1993) con dati LANDSAT (serie del l JPL), AVHHR, ATSR  per la verifica algoritmo dual band. Selezione di 12 immagini Landsat TM per completare i dati della serie 1991-1993

 

RISULTATI I ANNO

Purtroppo dopo quasi un anno di progetto non abbiamo ancora ricevuto i dati LANDSAT necessari a completare l´analisi statistica della serie 1991-1993, pertanto nel corso del primo anno sono stati affrontati solo aspetti metodologici.

 

Obiettivo n.1

Sviluppo di un filtro per la determinazione dei pixel radianti su immagini nello SWIR del TM (LANDSAT) utilizzando la serie 1984-1993 fornita dal JPL. Miglioramento delle tecniche di stima della temperatura di sub-pixel.

Applicazione della suddetta metodologia ad immagini acquisite con spettrometri ad immagine su sistemi aerei (che offrono un range dinamico di 16 bit invece degli 8 bit utilizzati dal LANDSAT). Su questi dati si sta anche verificando la possibilità di distinguere i pixel radianti dovuti a campi di fumarole o laghi di lava. (Op 3.1)

Acquisizione digitale della cartografia dell´IGMI relativa all´Etna, georeferenziazione delle mappe su DTM del CNR (1:10.000) (borsa di studio di 7 mesi). Il data base cosi´ creato potrà essere utile sia per la pianificazione delle future campagne aere che per l´interpretazione dei dati multitemporali. Registrazione al DTM di tutta la serie LANDSAT per lo studio dell´andamento del budget radiativo dovuto ai pixel radianti dei crateri sommitali e delle colate laviche attive per future correlazioni statistiche con altri parametri.

 

PRODOTTI DELLA RICERCA

-          n° 2 pubblicazioni su riviste internazionali

 

-          n° 3 codici di calcolo:

Dual-band routine per immagini da Landsat 5 TM

Dual-band routine per immagini da DAIS

Interfaccia MODTRAN per la creazione delle cards

 

Torna all´indice

 

TASK 4 - Monitoraggio Delle Nubi Eruttive

 

UR PARTECIPANTI: UR2, UR7, UR11

 

OBIETTIVI I ANNO

1)  Progettazione e sviluppo del prototipo del Voldorad-2 per usi mobili e da postazione fissa remotabile.

2)  Studio e messa a punto di algoritmi in grado di valutare il ritardo atmosferico prodotto dalle nubi di cenere vulcanica in relazione alla direzione azimutale e di elevazione di ciascun satellite GPS.

3)  Studio di modelli semplificati per la previsione della retrodiffusione e la trasmissione delle microonde attraverso nubi piroclastiche.

 

RISULTATI I ANNO

I risultati sono sinteticamente di seguito riportati, ordinati per numero di Obiettivo sopra indicato.

 

Obiettivo 1

Basato sull´esperienza acquisita dall´OPGC con il radar Voldorad-1 (entrambi con alta -1KW- e bassa -100W- potenza) sono state definite le specificazioni del Voldorad-2. La potenza emessa sarà meno che 100W e la durata degli impulsi sarà selezionabile da 0.4 a 1.5 ms (con passi di 0.1ms) definendo risoluzioni in range da 60m a 225m. Il radar sarà alloggiato in un´unità (~60x60x60 cm), il suo peso totale sarà approssimativamente 50kg e il consumo totale (PC incluso) sarà circa 200W.

A causa della lunga procedura amministrativa per trasferimento dei fondi (contratto INGV/UBP) l´OPGC non ha ancora ricevuto i fondi stanziati per il primo anno del contratto. Così, la costruzione di Voldorad-2 non è stata intrapresa. Di conseguenza, la nostra attività è stata dedicata allo sviluppo di software per l´unità di processamento dei segnali.

Alcuni di questi aggiornamenti software sono stati provati durante un esperimento all´Etna (3 a 16 di Luglio) sostenuto con fondi INSU/CNRS dell´OPGC ed utilizzando il Voldorad-1 che opera a bassa potenza (60 W). Molti dati sono stati raccolti durante i tre episodi eruttivi osservati dal radar, e dopo la loro analisi, i risultati saranno presi in considerazione per la costruzione di Voldorad-2.

 

Obiettivo 2

Per il raggiungimento di questo obiettivo è stato dapprima valutato il tipo di software da utilizzare nella prima fase di test. Sulla base della lunga esperienza acquisita nell´abito della valutazione del ritardo atmosferico mediante dati GPS processati con il software Bernese, si è ritenuto opportuno utilizzare questo software anche per la valutazione del ritardo atmosferico prodotto dalle nubi di cenere vulcanica e quindi si è proceduto all´aggiornamento del software con le routine necessarie ad analizzare il ritardo lungo le direzioni di ciascun satellite GPS. Questo consentirà di acquisire la necessaria esperienza per mettere a punto procedure automatiche basate anche su altri software (tipo GIPSY-OASIS) sui quali al momento si ha una minore esperienza.

Dall´analisi del data-base GPS disponibile all´INGV di Catania non è stato trovato per il passato un set di dati idoneo al raggiungimento di questo obiettivo. Comunque durante l´eruzione dell´Etna del luglio-agosto 2001 sono stati acquisiti dati che da una prima sommaria analisi sembrerebbero idonei a questo lavoro e quindi è stato programmato il loro processamento nei prossimi mesi.

 

Obiettivo 3

Allo scopo di caratterizzare elettricamente le ceneri vulcaniche, è stato adottato un metodo che utilizza un cavo coassiale aperto per ottenere la permittività complessa. Pertanto nel laboratorio del DEIS-UNICAL è stata progettata una sonda operante alle frequenze delle microonde, la cui calibratura è stata ottenuta adoperando liquidi standard quali acqua e metanolo. La procedura consiste nel porre il materiale da esaminare in diretto contatto con la terminazione della sonda, misurando il coefficiente di riflessione in corrispondenza di tale terminazione e ricavando, quindi, l´ammettenza d´ingresso dello stesso materiale. La permittività complessa viene, infine, calcolata risolvendo numericamente, mediante l´algoritmo di Newton, il sistema di equazioni non lineari ottenuto dall´integrale di Marcuvitz.

La matrice di scattering del circuito due-porte equivalente alla sonda coassiale è stata calcolata nel range 1-18GHz. E´ stato, inoltre, sviluppato un codice di calcolo per la risoluzione dell´integrale di Marcuvitz al fine di ottenere la parte reale e la parte immaginaria della permittività a partire dalle misure dell´ammettenza d´ingresso.

 

PRODOTTI DELLA RICERCA

-          n. 1 pubblicazione sottomessa a una rivista internazionale

-          n. 1 presentazione a convegno internazionale

-          codice di calcolo per la risoluzione dell´integrale di Marcuvitz per ottenere la permittività complessa

 

Torna all´indice

 

TASK 5: Studio dei gas emessi dai plumes vulcanici mediante tecniche di telerilevamento

 

UR PARTECIPANTI: UR3, UR13, UR1

 

OBIETTIVI I ANNO

1)  Sviluppo di algoritmi per l´inversione analitica dell´equazione di trasferimento radiativo per ottenere il contenuto colonnare dalla misura telerilevata, noti i termini atmosferici, di SO2 da dati MIVIS 97. Sviluppo di algoritmi con le stesse finalità di quelli al punto precedente applicabili a dati ASTER. Installazione di due stazioni sull´Etna, a differente quota, per la ripresa dati meteorologici. Installazione di un fotometro CIMEL per iniziare la raccolta dati sulle caratteristiche ottiche del plume etneo.

2)  Completamento dell´analisi dei dati MIVIS 1997 per la verifica della metodologia di stima dell´CO2 confronto con i dati della campagna MVRRS (FTIR).

3)  Sviluppo del sistema per la correzione geometrica dei dati telerilevati d´aereo. Studio di modelli 3D di dispersione dei plumes vulcanici

 

RISULTATI I ANNO

I risultati sono sinteticamente di seguito riportati, ordinati per numero di Obiettivo sopra indicato e raggruppati in Sviluppi metodologici, Acquisizione dati, Interpretazione e modellistica.

 

-   Sviluppi metodologici

Obiettivo 1 Analisi dei vari termini atmosferici dell´equazione di trasferimento radiativo e individuazioni di relazione semplificate per il sensore MIVIS. E´ stata messa a punto una tecnica di split-windows per la valutazione del contenuto di SO2 da dati MIVIS e ASTER (UNIMO, INGV-CNMS).

Obiettivo 2 Sviluppo di un algoritmo per il calcolo dello spessore ottico del plume etneo a partire da dati MIVIS per stimare i parametri  relativi agli aerosol  da utilizzare nel modello atmosferico per la stima della CO2. Per quanto riguarda la modellistica mediante codici di trasferimento radiativo con la CO2 siamo stati costretti a rimandare questa attività a dopo la campagna con il DLR (airborne FTIR) per mancanza di dati di  supporto (vedi acquisizione dati) (INGV_CNMS).

Obiettivo 3 Nell´ambito di questa attività è stato sviluppato un codice per la correzione delle distorsioni geometriche delle immagini  MIVIS al fine di confrontare le stime di SO2 ricavate dall´immagine con i modelli di dispersione. Il modello di dispersione sviluppato consiste in due processi distinti: la creazione del campo dei venti che rappresenta il modello di flusso, e la simulazione della dispersione di concentrazioni di particelle in questo modello di flusso. Per generare il campo dei venti, relativo al sorvolo MIVIS 1994 preso come riferimento, è stato usato il Regional Atmospheric Mesoscale flow model (RAMS) (CSGDA).

 

-   Acquisizione dati

Obiettivo 1 Raccolta dei profili verticali atmosferici dalla stazione WMO 16429 (Trapani) per il periodo 1977-200 al fine di determinare il “giorno tipo” utile per la modellistica del trasferimento radiativo (UNIMO).

Obiettivo 2 Sono state richieste le immagini AVIRIS delle HAWAII al fine di sperimentare l´algoritmo di stima della CO2 su dati piu´ idonei del MIVIS. Per quanto riguarda i confronti con i dati acquisiti durante la campagna MVRRS siamo ancora in attesa dei dati relativi alle misure di concentrazione dei gas (misure dirette di CO2, SO2, distribuzione delle particelle) e ai rapporti tra specie gassose (ottenute con l´FTIR).

Obiettivo 3 Non è stata effettuata alcuna campagna di misurazioni radiometriche, poichè si intende effettuare tale campagna il prossimo anno assieme ad altre unità di ricerca ed in concomitanza ad un passaggio del satellite ASTER

 

-   Interpretazione e modellistica

Obiettivo 1 I modelli per la determinazione della SO2 contenuta nel plume etneo sono stati applicati con successo alle immagini MIVIS del 1997 e ad immagini simulate ASTER (UNIMO, INGV-CNMS).

Obiettivo 2 Applicazione di modelli atmosferici al range 0.4-2.5 del MIVIS , stima della distribuzione dello spessore ottico del Plume (INGV-CNMS).

Obiettivo 3 Relativamente alle immagini MIVIS 1994, sorvolo diurno, è stato implementato il modello di dispersione della plume di SO2 in 3D (CSGDA).

 

PRODOTTI DELLA RICERCA

-          n. 2 pubblicazioni su riviste internazionali

-          n. 4 pubblicazioni su riviste nazionali, atti, presentazioni a convegni, rapporti tecnici, etc

-          n. 5 codici di calcolo:

Algoritmo Split-Windows per il calcolo della SO2 da dati MIVIS

Algoritmo Split-Windows per il calcolo della SO2 da dati ASTER

Modello per la semplificazione delle equazioni di trasferimento radiativo

Algoritmo per la stima dello spessore ottico su dati MIVIS

Algoritmo per la correzione delle distorsioni geometriche dei dati aerei MIVIS

 

 

ELENCO PUBBLICAZIONI

 

Achilli V., Al-Bayari O., Aquino I., Berardino P., Borgström S., Cecere G., Del Gaudio C., De Martino P., Dubbini M., Fabris M., Galluzzo D., Lanari R., Marzocchi W., Menin A., Ricciardi G.P., Ricco C., Salemi G., Sansosti E., Sepe V., Siniscalchi V., Tesauro M. and Trevisan R. (2001), Un approccio multimetodologico per il monitoraggio geodetico dell´area flegrea - Proceedings of the I A.U.T.e C. Congress, May 17-18, 2001, Naples-Italy (in press).

Achilli V., Aquino I., Berardino P., Borgström S., Cecere G., Del Gaudio C., De Martino P., Fabris M., Fusco A., Galluzzo D., Lanari R., Menin A., Ricciardi G.P., Ricco C., Salemi G., Sansosti E., Sepe V.,Siniscalchi V. and Tesauro M. (2001), Integration of SAR Interferometry with classical geodetic techniques for ground deformation monitoring at the Phlegrean Fields (Naples, Italy) - Proceedings of the Italy-Canada 2001 Workshop on “3D Digital Imaging and Modeling Applications of: Heritage, Industry, Medicine & Land”, April 3-4, 2001, Padua-Italy (on CD-ROM).

Baldi P., Bonvalot S., Briole P., Coltelli M., Gwinner K., Marsella M., Puglisi G., Rèmi D. (2001)– Validation and comparison of different techniques for the derivation of digital elevation models and volcanic monitoring (Vulcano Island, Italy). International Journal of Remote Sensing (submitted).

Berardino P., Borgstrom S., Del Gaudio C., De Martino P., Fornaro G., Lanari R., Ricciardi G.P., Sansosti E. and Sepe V. (2001), Potentialities of a SAR/classical geodetic techniques joined approach in civil protection scenarios: the case of Phlegrean Fields (Naples-Italy) - Submitted to Journal of Volcanology and Geothermal Research.

Berardino P., Fornaro G.,Fusco A., Galluzzo D., Lanari R., Sansosti E., Usai S., A new Approach for Analyzing the Temporal Evolution of Earth Surface Deformations based on the Combination of DIFSAR Interferograms, Proceedings of International Geoscience and Remote Sensing Symposium (IGARSS 2001), Sidney, Australia, July 9-13, 2001.

Bertucco L., Coltelli M., Nunnari G. & Puglisi G.. A median phase shift filter for enhancement of SAR images (in prep.).

Catita C. and Briole P., Processing of the Etna98b GPS campaign. IPGP Internal Report, September 2000

Corradini S. , Pugnaghi s., Teggi S., Buongiorno M.F., Bogliolo M.P. Estimation of sulfurdioxide plume from aster simulated images in the thermal infrared, using split window technique: a case study from mt. Etna volcano, sicily 1997 campaign. Submitted to International Journal of Remote Sensing, June 2000.

Costanzo S., Di Massa G., Angiulli G., Bertucci B.and Gabriele S., A C-band scatterometer radar for the monitoring of coastal dynamic processes. accepted for a presentation on the Specialist Conference on Microwave Remote Sensing ´01 ( November 5-9, 2001, Denver, Colorado).

Dubosclard G., Allard P., Cordesses R., Hervier C., Coltelli M., Privitera E. and Kornprobst J. Doppler radar sounding of volcanic eruption dynamics at Mount Etna (to be submitted).

Favalli, M., Mazzarini, F., Pareschi, M.T., 2001a. Simulation of volcanic plume dispersion at Mt. Etna (Sicily, Italy). Presented at EGS XXVI General Assembly, Nice, France, March 2001, Geophysical Research Abstracts, Volume 3, 2001.

Favalli, M., Graziani, G., Mazzarini, F., Pareschi, M.T., Ranci, M., 2001b. The simulation of non-explosive volcanic emissions: the case of the SO2 from the Etna craters. Presented at 7th Int. Conf. On Harmonisation within Atmospheric Dispersion Modelling for Regulatory Purposes, Belgirate, Italy, May, 2001., Proceedings volume, 423-426.

Houliè N. and Briole P., Processing of the Etna96 Madviews campaign. IPGP Internal Report, September 2000.

Houliè N. and Briole P., Processing of the Etna97 campaign. IPGP Internal Report, November 2000.

Lombardo V. , Buongiorno M.F., Pieri D., Merucci L. .Methodological Study of a Lava Flow Using Short Wavelength Infrared Data From Satellites: A Long-Time Series of Mt. Etna Landsat TM Images (1984-1993). Submitted to Journal of Volcanology and Geothermal research, May 2001.

Lombardo V., Buongiorno M.F. Sub-Pixel Temperature Retrieval on a Lava Flow Using Dual Band Technique with a 16 Bit Dynamic Range Airborn Sensor: a Case from the 1996 Mt. Etna Eruption. Submitted to Journal of Geophysical research, July 2001.

Lundgren P., Berardino P., Coltelli M., Fornaro G., Lanari R., Puglisi G., Sansosti E. and Tesauro M., Coupled magma chamber inflation and sector collapse slip observed with SAR interferometry on Mt. Etna volcano. Sottomesso a J. Geoph. Res.

Mora P., Amadesi E., Baldi P., Casula G., , Fabris M., Ghirotti M., Mazzini E., Pesci A., (2001). Monitoring landslide movements using GPS and Digital Photogrammetry. EGS 2001 Proceedings, Engineering Geology (submitted).

Pugnaghi S., Teggi S., Corradini S., Buongiorno M.F., Merucci L., Bogliolo M.P. Estimation of SO2 Abundance in the Mt. Etna Plume Using Two Mivis Thermal Infrared Channels. A Case Study from the Sicily 1997 Campaign. Submitted to Acta Volcanologica, 2001.

Pugnaghi S., Corradini S., Bogliolo M. P., Buongiorno M. F., Lombardo V., Merucci L., Teggi S., Inversion algorithms to estimate mt. Etna sulphur dioxide emission using tir-mivis data, Seminari su “I rilevamenti iperspettrali MIVIS: ricerca e applicazioni, Colorno (PR), 7-8 giugno 2000, in Press in AIT Informa – Rivista Italiana di Telerilevamento, 2000.

Spinetti C., Buongiorno M.F. V. Lombardo and L.Merucci. Retrieval Aerosol Optical Thickness of Volcanic Plumes by means of the Airborne Multispectral Image Spectrometer (MIVIS): a case study from Mt.Etna Sicily, 16 June 1997. Submitted at "Prof. Fiocco´s 70 Birthday: An International Conference on Atmospheric Research Progress and More. Dep. Of Physics, University of Rome "la Sapienza" September 17-18 2001.

 

Torna all´indice